Cari amici, “Io sono la luce del mondo – Voi siete la luce del mondo”, dice il Signore.
È una cosa misteriosa e grandiosa che Gesù dica di se stesso e di ciascuno di noi la medesima cosa, e cioè di “essere luce”. Se crediamo che Egli è il Figlio di Dio che ha guarito i malati e risuscitano i morti, anzi, che Egli stesso è risorto dal sepolcro e vive veramente, allora capiamo che Egli è la luce, la fonte di tutte le luci di questo mondo. Noi invece sperimentiamo sempre di nuovo il fallimento dei nostri sforzi e l’errore personale nonostante le nostre buone intenzioni. A quanto appare il mondo in cui viviamo, nonostante il progresso tecnico, in ultima analisi non diventa più buono. […]
Cari amici, Cristo non si interessa tanto a quante volte nella vita vacilliamo e cadiamo, bensì a quante volte noi, con il suo aiuto, ci rialziamo. Non esige azioni straordinarie, ma vuole che la sua luce splenda in voi. Non vi chiama perché siete buoni e perfetti, ma perché Egli è buono e vuole rendervi suoi amici. Sì, voi siete la luce del mondo, perché Gesù è la vostra luce. Voi siete cristiani – non perché realizzate cose particolari e straordinarie – bensì perché Egli, Cristo, è la vostra, nostra vita. Voi siete santi, noi siamo santi, se lasciamo operare la sua Grazia in noi […] Permettete che Cristo arda in voi, anche se questo può a volte significare sacrificio e rinuncia. Non temete di poter perdere qualcosa e restare, per così dire, alla fine a mani vuote. Abbiate il coraggio di impegnare i vostri talenti e le vostre doti per il Regno di Dio e di donare voi stessi – come la cera della candela – affinché per vostro mezzo il Signore illumini il buio. Sappiate osare di essere santi ardenti, nei cui occhi e cuori brilla l’amore di Cristo e che, in questo modo, portano luce al mondo.
(Benedetto XVI, Discorso del 24/09/11)
Domenica 23 Ottobre 2011
SANTA MESSA PRESIEDUTA DA Don Armando Moriconi Assistente
Guardate a Lui e sarete raggianti
La Compagnia dei Santi cioè degli uomini veri
VEGLIA EUCARISTICA
Sabato 29 Ottobre 2011
SANTA MESSA
INCONTRO-TESTIMONIANZA CON Padre Frederick Tusingire
Domenica 30 Ottobre 2011
SANTA MESSA
La Compagnia dei Santi cioè degli uomini veri CHIARA LUCE BADANO SANTA SCORESE
E ti vengo a cercare…
Lunedì 31 Ottobre 2011
Ad occhi aperti!
L’avventura umana di Ulisse
Un popolo in festa
Guardate a Lui e sarete raggianti
Contemplare e mendicare il volto di Gesù
“O Dio tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, di te ha sete l’anima mia. A te anela la mia carne, come terra deserta arida senz’acqua” (Sal 62). “Di te ha detto il mio cuore: cercate il suo volto. Il tuo volto io cerco, o Signore. Non nascondermi il tuo volto” (Sal 26). Queste struggenti parole descrivono la costituzione originale di ciascun uomo, il suo assoluto desiderio e attesa. Il percorso della mostra nasce dall’evidenza che il cuore è tutto fatto di questo desiderio di Infinito e questa domanda è incessantemente rivolta a Colui che il cuore cerca e di cui ha nostalgia sempre, a Colui che è sempre all’opera - usque modo operator - per amore delle sue creature. L’invito, attraverso le immagini e le preghiere, è quello di lasciarci incontrare dal Suo sguardo.
E Dio vide che era cosa buona...
La natura creata come dono ed eredità di Dio all’uomo
La mostra nasce dal desiderio di approfondire l’insegnamento di Benedetto XVI e di San Giovanni Paolo II sul rapporto tra uomo e ambiente. “Se la natura, e per primo l’essere umano, vengono considerati come frutto del caso o del determinismo evolutivo, la consapevolezza della responsabilità si attenua nelle coscienze. Nella natura il credente riconosce il meraviglioso risultato dell’intervento creativo di Dio, che l’uomo può responsabilmente utilizzare per soddisfare i suoi legittimi bisogni - materiali e immateriali - nel rispetto degli intrinseci equilibri del creato stesso. Se tale visione viene meno, l’uomo finisce o per considerare la natura un tabù intoccabile o, al contrario, per abusarne” (Benedetto XVI, Caritas in Veritate, 48).
Andate in tutto il mondo
Testimoni di Cristo fino agli estremi confini della terra
La mostra propone la testimonianza di alcuni uomini che, dal periodo delle grandi scoperte geografiche fino ai nostri giorni, sono partiti come missionari per terre lontane, tra pericoli e difficoltà, consapevoli di poter perdere in ogni istante la vita unicamente mossi dall’ardente desiderio di testimoniare che Gesù è il Cristo, l’atteso dal cuore di ciascun uomo. “Chi ha incontrato veramente Cristo – diceva Giovanni Paolo II – non può tenerselo per sé, deve annunciarlo”.
Il candido manto di Chiese
Il vigore romanico e lo splendore gotico nelle Cattedrali medievali
La mostra si propone di allargare lo sguardo sul vasto periodo storico del Medioevo approfondendo la grande fioritura architettonica avvenuta tra l’XI e il XIII secolo. Gli stili Romanico e Gotico sono introdotti da un breve quadro storico e socio-culturale. Il percorso prosegue mostrando le caratteristiche dei rispettivi stili, utilizzando planimetrie e sezioni tridimensionali. Infine sono presentate alcune immagini, accompagnate da brevi didascalie, delle più belle cattedrali romaniche e gotiche ancora oggi presenti sul nostro territorio europeo, quali
visibili testimonianze di quel “candido manto di chiese” di cui Rodolfo il Glabro fu mirabile cronista.
Libertà va cercando ch’è sì cara…
Uno sguardo a protagonisti e fatti dell’unificazione d’Italia
La mostra intende osservare i fatti e i personaggi che caratterizzarono il Risorgimento, sottolineando la concezione di libertà che mosse i protagonisti e il modo nel quale l’unità d’Italia in effetti fu realizzata. Il percorso proposto intende soffermare l’attenzione anche sulla posizione della Chiesa che - contrariamente
alle conclusioni di una certa storiografia - seppe riconoscere alcune decisive peculiarità della nostra nazione e, attraverso tanti suoi figli, contribuì all’edificazione di una civiltà veramente umana e propriamente libera.