“(…) Il Convegno è stato pensato, fin dall’inizio, come appuntamento e luogo annuale che fosse, sinteticamente, espressivo della nostra Compagnia e contemporaneamente sostegno al nostro quotidiano, costante e pedagogico cammino di comprensione, approfondimento e adesione ragionevole al Cristianesimo, riconosciuto come l’Avvenimento di Dio tra noi nell’uomo Gesù di Nazareth, e alla Sua cattolica Compagnia. Per questo, occasione tutta particolare di chiarimento del senso quotidiano, pedagogico e necessario, all’interno della Santa Chiesa, della nostra Amicizia e del nostro compito. Possibilità preziosa di richiamo forte ad un’adesione intelligente e puntuale alla costante iniziativa, presente e contemporanea, del Mistero tra noi. Certamente, momento particolarmente favorevole di invito e d’annuncio dell’Avvenimento di Dio totalmente coinvolto con l’umano – dentro l’ampiezza e la particolarità della realtà – nell’uomo Gesù di Nazareth, riconosciuto, aderito e affermato, ragionevolmente, nella e con la Santa Chiesa, come l’unico Redentore dell’uomo. Un luogo con il volto, l’amicizia e il dinamismo intelligente, affabile e creativo di questo piccolo popolo presente che siamo noi, dentro la proposta di momenti di incontro e testimonianza, di dialogo e giudizio, che, con l’aiuto e l’intelligenza, la sapienza e il fascino di vita di maestri, testimoni ed amici, ci aiutassero, insomma, in questa nostra appartenenza e nella comprensione di cosa comporta come umanità, intelligenza, libertà, fecondità, operosità, giudizio il vivere di fede, cioè di Cristo.
Per questo, luogo necessariamente e fortemente pensato, costruito e proposto, fin dall’origine, sulla strada: segno di come molti sono stati incontrati e si sono ritrovati sorprendentemente provocati, attraverso la vita cambiata e la proposta di alcuni di noi, alla considerazione dell’Avvenimento di Gesù Cristo e della Sua cattolica Compagnia; e contemporaneamente significativo di come e dove desideriamo proporlo ed affermarlo. Esigenza che esprime e corrisponde all’essenza stessa del Cristianesimo, e cioè allo sconvolgente Avvenimento di Dio che si coinvolge, totalmente, con l’intera vicenda umana, facendosi Uomo, facendosi compagnia di Uomo all’uomo, in tutto e dappertutto, lì dove l’uomo abita, vive, cammina, soffre, grida, bestemmia, ama, studia e lavora...”
(Nicolino Pompei, Dieci anni di Fides Vita: un piccolo popolo dentro l'Avvenimento del Cristianesimo)