Una testimonianza commovente, affascinante, liberatrice - a cura di Elisabetta Massa
Il 10 marzo scorso è stato ufficialmente presentato “Gesù di Nazaret”, l’ultimo grande lavoro del Santo Padre Benedetto XVI sugli eventi della passione, morte e resurrezione di Cristo. Il testo – che esce quattro anni dopo la prima parte – riporta significativamente la doppia firma “Joseph Ratzinger-Benedetto XVI”, proprio a sottolineare che a scrivere non è solo il Capo della Chiesa, ma è anzitutto il credente Joseph. Non si tratta quindi di un’opera di magistero, ma è il frutto del lavoro personale di un uomo che, razionalmente e liberamente guidato dalla fede, si è messo di fronte alla vita del Salvatore, di fronte a Colui che “tiene le sue mani stese su di noi”, per comprenderne, e lasciar comprendere a tutti gli uomini, la persona ed il messaggio. Come introduzione e aiuto alla lettura di questo testo, pubblichiamo la parte centrale dell’intervento che il card. Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, ha tenuto alla presentazione del libro alla Sala Stampa Vaticana