nel frammento

NUMERO 1 / ANNO 2015

È il Signore!

di Barbara Braconi

Cerchiamo di immaginare la condizione umana e psicologica di Pietro e di tutti gli altri discepoli dopo la morte di Gesù – come Nicolino ci ha suggerito nel lavoro che stiamo vivendo negli Eco di questo periodo (cfr Nicolino Pompei, Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino?, pag. 50-53). In quel clima fatto di lunghi silenzi, brevissimi dialoghi, di sguardi tristi e persi, in cui ognuno è assorto nei propri pensieri contorti e confusi, ad un certo punto Pietro dice a tutti: vado a pescare. Mi sono soffermata molto su questo e mi sono riguardata nei miei tanti tentativi di “tornare a pescare” di alcuni momenti, quasi a voler trovare un espediente per evitare o attutire il dramma che stavo vivendo. Spesso questa fuga in me ha avuto l’espressione del dormire, del mangiare, del comprare delle cose, del rifugiarmi nel mio lavoro, dello stabilire io i tempi di una giornata… volendo così cercare di evitare di guardarmi, di considerare tutto il dramma della vita che in certe circostanze si fa sentire più acuto e volendo così tentare di colmare un vuoto che continua subito, però, a mostrarsi incolmabile. Credo che Pietro quella notte sarebbe voluto andare da solo a pescare, invece gli altri gli dicono: veniamo anche noi con te, ricordandogli così quella chiamata irrevocabile che aveva ricevuto da Gesù di essere la pietra su cui avrebbe fondato la Chiesa. Quella notte, però, di nuovo non presero nulla. Quant’è importante arrivare a rispondere no a Gesù che chiede a noi come a loro se non abbiamo nulla da mangiare. Nicolino ci spiega: “Occorre essere seri e leali con noi stessi e nel giudizio di questa esperienza. Perché questi sono anche i momenti, se giudicati secondo verità e secondo il cuore, in cui poter finalmente incontrare il nostro vero bisogno e sorprendere la presenza del Signore che ci attende e non ci abbandona mai” (Ibi, pag. 51). Quando i discepoli giudicano di essere a mani vuote, di non aver preso nulla nonostante abbiano provato a gettare le reti, allora Gesù può dire: “Gettate le reti dall’altra parte della barca e troverete”. Soffermandomi su questo brano, ho riletto tanti momenti della mia vita, in particolare quando mesi fa ho ricevuto la proposta di cambiare lavoro. Solo quando ho giudicato che non avevo preso nulla nonostante tanto mio darmi da fare, ho potuto ascoltare Gesù che mi diceva: “Getta le reti da quest’altra parte della barca e troverai”. È così che ho accolto il mio nuovo lavoro, con tutti i cambiamenti che di conseguenza esso mi ha comportato, ritrovandomi una gioia, un’intelligenza, una libertà, una fecondità che prima non avevo. E la cosa più bella non sono affatto questi cambiamenti, di cui comunque ringrazio, ma è il Signore, Lui stesso. È struggente che Pietro, al solo accenno di Giovanni che gli dice: “È il Signore!”, si butta dalla barca per corrergli incontro, con “uno slancio e un impeto irrefrenabile di chi è mosso e commosso dall’amore che credeva aver perso e che invece ora lo attende sulla riva” (cfr. Ibi, pag. 52). Il pescato di Pietro… i frutti che io mi sto ritrovando… sono senz’altro un segno del centuplo che Gesù ci promette, ma il cuore è soddisfatto solo da Colui che lo origina, lo realizza, lo permette. “È quello sguardo di Pietro, quell’attaccamento a Cristo che va chiesto ritrovato e favorito. È quello sguardo così rivolto a Cristo che va fatto rifluire dentro la vita di ciascuno, che va portato dentro i rapporti e le cose che ci accadono e viviamo. È quello sguardo a Cristo la conversione dell’io, il verso giusto dell’io, il traguardo del cuore, l’oggetto bramato dal desiderio, «l’Amore che omne cosa conclama». È quello che rigenera sempre, che risolleva sempre, redime e salva la vita” (Nicolino Pompei, Il centuplo adesso e in eredità la vita eterna). Questo è l’esperienza che mendico per me e per ciascuno di voi, carissimi amici e lettori di Nel frammento, augurandovi Buona Pasqua.

Concistoro ordinario pubblico per la creazione di 20 nuovi Cardinali

Papa Francesco

14 febbraio 2015

Celebrazione penitenziale

Papa Francesco

13 marzo 2015

3_copertine

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