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"Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; nel tuo grande amore cancella il mio peccato. Rendimi la gioia di essere salvato".

Pubblichiamo alcune foto del pellegrinaggio alla Porta Santa di S.Pietro vissuto lo scorso 11 settembre, insieme alle parole dell'Angelus del nostro carissimo e amatissimo Papa Francesco a cui abbiamo avuto il dono di essere presenti.
20 Settembre 2016
  PAPA FRANCESCO Piazza San Pietro Domenica, 11 settembre 2016 Cari fratelli e sorelle, buongiorno! La liturgia odierna ci propone il capitolo 15 del Vangelo di Luca, considerato il capitolo della misericordia, che raccoglie tre parabole con le quali Gesù risponde alle mormorazioni degli scribi e dei farisei. Essi criticano il suo comportamento e dicono: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro» (v. 2). Con questi tre racconti, Gesù vuol far capire che Dio Padre è il primo ad avere verso i peccatori un atteggiamento accogliente e misericordioso. Dio ha questo atteggiamento. Nella prima parabola Dio è presentato come un pastore che lascia le novantanove pecore per andare in cerca di quella perduta. Nella seconda è paragonato a una donna che ha perso una moneta e la cerca finché non la trova. Nella terza parabola Dio è immaginato come un padre che accoglie il figlio che si era allontanato; la figura del padre svela il cuore di Dio, di Dio misericordioso, manifestato in Gesù. Un elemento comune a queste tre parabole è quello espresso dai verbi che significano gioire insieme, fare festa. Non si parla di fare lutto. Si gioisce, si fa festa. Il pastore chiama amici e vicini e dice loro: «Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta» (v. 6); la donna chiama le amiche e le vicine dicendo: «Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto» (v. 9); il padre dice all’altro figlio: «Bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato» (v. 32). Nelle prime due parabole l’accento è posto sulla gioia così incontenibile da doverla condividere con «amici e vicini». Nella terza parabola è posto sulla festa che parte dal cuore del padre misericordioso e si espande a tutta la sua casa. Questa festa di Dio per coloro che ritornano a Lui pentiti è quanto mai intonata all’Anno giubilare che stiamo vivendo, come dice lo stesso termine “giubileo”, cioè giubilo. on queste tre parabole, Gesù ci presenta il volto vero di Dio: un Padre dalle braccia aperte, che tratta i peccatori con tenerezza e compassione. La parabola che più commuove – commuove tutti –, perché manifesta l’infinito amore di Dio, è quella del padre che stringe a sé, abbraccia il figlio ritrovato. E ciò che colpisce non è tanto la triste storia di un giovane che precipita nel degrado, ma le sue parole decisive: «Mi alzerò, andrò da mio padre» (v. 18). La via del ritorno verso casa è la via della speranza e della vita nuova. Dio aspetta sempre il nostro rimetterci in viaggio, ci attende con pazienza, ci vede quando ancora siamo lontani, ci corre incontro, ci abbraccia, ci bacia, ci perdona. Così è Dio! Così è il nostro Padre! E il suo perdono cancella il passato e ci rigenera nell’amore. Dimentica il passato: questa è la debolezza di Dio. Quando ci abbraccia e ci perdona, perde la memoria, non ha memoria! Dimentica il passato. Quando noi peccatori ci convertiamo e ci facciamo ritrovare da Dio non ci attendono rimproveri e durezze, perché Dio salva, riaccoglie a casa con gioia e fa festa. Gesù stesso, nel Vangelo di oggi, dice così: «Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione» (Lc 15,7). E vi faccio una domanda: avete mai pensato che ogni volta che ci accostiamo al confessionale, c’è gioia e festa nel cielo? Avete pensato a questo? E’ bello! Questo ci infonde grande speranza, perché non c’è peccato in cui siamo caduti da cui, con la grazia di Dio, non possiamo risorgere; non c’è una persona irrecuperabile, nessuno è irrecuperabile! Perché Dio non smette mai di volere il nostro bene, anche quando pecchiamo! E la Vergine Maria, Rifugio dei peccatori, faccia scaturire nei nostri cuori la fiducia che si accese nel cuore del figlio prodigo: «Mi alzerò, e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato» (v. 18). Per questa strada, noi possiamo dare gioia a Dio, e la sua gioia può diventare la sua e la nostra festa. Dopo l'Angelus: Cari fratelli e sorelle, vorrei invitare ad una speciale preghiera per il Gabon, che sta attraversando un momento di grave crisi politica. Affido al Signore le vittime degli scontri e i loro familiari. Mi associo ai Vescovi di quel caro Paese africano per invitare le parti a rifiutare ogni violenza e ad avere sempre come obiettivo il bene comune. Incoraggio tutti, in particolare i cattolici, ad essere costruttori di pace nel rispetto della legalità, nel dialogo e nella fraternità. Oggi, a Karaganda, in Kazakhstan, viene proclamato Beato Ladislao Bukowinski, sacerdote e parroco, perseguitato per la sua fede. Quanto ha sofferto quest’uomo! Quanto! Nella sua vita ha dimostrato sempre grande amore ai più deboli e bisognosi e la sua testimonianza appare come un condensato delle opere di misericordia spirituali e corporali. Saluto con affetto tutti voi, romani e pellegrini provenienti da diversi Paesi: le famiglie, i gruppi parrocchiali, le associazioni. Saluto i fedeli della Romania, quelli della diocesi di Ferrara-Comacchio, il Movimento Fides Vita, i gruppi di Venezia, Cologna Veneta, Caprino Veronese, Serravalle Scrivia e Novara; come pure i ciclisti venuti da Borgo Val di Taro e i ragazzi della cresima di Rocco Sambuceto. A tutti auguro una buona domenica. E per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci! primopiano_roma 2016-09-11_00001 2016-09-11_00002 2016-09-11_00003 2016-09-11_00004 2016-09-11_00005 2016-09-11_00006 2016-09-11_00007 2016-09-11_00008 2016-09-11_00009 2016-09-11_00010 2016-09-11_00011 2016-09-11_00011b 2016-09-11_00012 2016-09-11_00012b 2016-09-11_00013 2016-09-11_00013b 2016-09-11_00014 2016-09-11_00015 2016-09-11_00016 2016-09-11_00017 2016-09-11_00018 2016-09-11_00019 2016-09-11_00020 2016-09-11_00021 2016-09-11_00022 2016-09-11_00023 2016-09-11_00024 2016-09-11_00025 2016-09-11_00026
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