“Nel turbine di un’epidemia con effetti sconvolgenti e inaspettati, la presenza affidabile e generosa del personale medico e paramedico ha costituito il punto di riferimento sicuro, prima di tutto per i malati, ma in maniera davvero speciale per i familiari, che in questo caso non avevano la possibilità di fare visita ai loro cari. E così hanno trovato in voi, operatori sanitari, quasi delle altre persone di famiglia, capaci di unire alla competenza professionale quelle attenzioni che sono concrete espressioni di amore”.
Così si è rivolto Papa Francesco in un Discorso ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari della Lombardia lo scorso 20 giugno.
Desideriamo pubblicare la LETTERA che la nostra carissima Barbara aveva scritto qualche giorno prima al reparto di rianimazione dell’ospedale regionale Torrette di Ancona dove sono stati ricoverati suo padre Silvano e suo fratello Juri.