Respice Stellam
NOVENA DELL’IMMACOLATA
GIOVEDì 29 NOVEMBRE 2007Proclamazione dell’esortazione Respice StellamLettura d’introduzione: … Il gesto più immediato, più immediatamente adeguato al nostro desiderio di essere, di diventare questo uomo nuovo e questa amicizia di Cristo, adesso come sempre, è quello di chiederlo; di pregare, e di chiedere alla Madonna. Di chiederle che il frutto del suo seno Gesù, sia il nostro io, la nostra amicizia, la nostra unità – altrimenti impossibile –; la nostra presenza, la nostra missione, nell’unica comunione e missione della santa Chiesa. Che sia il frutto ritrovato nel nostro umano, il frutto per cui siamo chiamati amici, il frutto da portare nel mondo, il frutto che rimane e che si esplicita nella nostra presenza operativa. Chiediamo alla Madonna che, attraverso di noi, il frutto investa il mondo e si dilati sempre più quella civiltà – quei rapporti nuovi, quell’umanità nuova tra gli uomini – quella civiltà della verità e dell’amore. [Come nella] preghiera dell’Angelus, chiediamo di imitare la sua libertà e il suo cuore, di imitare il suo fiat, perché accada in ciascuno di noi l’umano secondo Cristo, secondo la volontà dell’Eterno Padre, nella testimonianza dataci da san Paolo: “Non sono più io che vivo ma Cristo che vive in me” (Gal 2,20). Chiediamo di imparare a seguire con cuore povero ed umile. Di poter dire “il dono e il miracolo della nostra Amicizia” con risorpresa consapevolezza. Chiediamole protezione per questo popolo che siamo… e che altri siano contagiati dalla presenza e dall’amore di Cristo Redentore dell’uomo attraverso la nostra intelligente, gioiosa e commossa presenza. Sia così! (Nicolino Pompei, Atti del Convegno Fides Vita 2002, p 55) Santo Rosario (Misteri della Luce) Litanie Orazione finale: Santa Maria, Madre di Dio, tu hai donato al mondo la vera luce, Gesù, tuo Figlio - Figlio di Dio. Ti sei consegnata completamente alla chiamata di Dio e sei così diventata sorgente della bontà che sgorga da Lui. Mostraci Gesù. Guidaci a Lui. Insegnaci a conoscerLo e ad amarLo perché possiamo diventare anche noi sorgenti di acqua viva in mezzo a un mondo assetato. (Benedetto XVI, Deus caritas est, 42).
VENERDì 30 NOVEMBRE 2007Proclamazione dell’esortazione Respice StellamLettura d’introduzione: Chiediamo alla Madonna di imitare il suo fiat. Di imitare il suo sì, di imitare il suo sì nell’istante. Di imitare il suo sì al Mistero, a Cristo nella modalità e nella forma, negli istanti, nelle circostanze, nelle situazioni e condizioni dentro cui la nostra vita si trova e si ritroverà a passare. Insomma, invochiamo la Madonna… perché come ha affermato il Papa nella Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae: “Non si tratta solo di imparare le cose che Egli ha insegnato, ma di «imparare Lui»”. (Nicolino Pompei, Atti del Convegno Fides Vita 2003, p 54) Santo Rosario (Misteri del Dolore) Litanie Orazione finale (come il primo giorno)
SABATO 1 DICEMBRE 2007Proclamazione dell’esortazione Respice StellamLettura d’introduzione: … Siamo richiamati, ogni giorno, a rintracciare sempre la carne e lo sguardo di quella Donna attraverso il santo rosario, attraverso il gesto dell’affidamento, la preghiera dell’Angelus – continua memoria e costante richiamo, perfettamente sintetico, di tutta l’iniziativa di Dio tra e per noi. Quando diciamo noi, diciamo tutti gli uomini, a partire da me e te. Nell’Angelus troviamo proprio tutto quello che vale: l’iniziativa del Mistero, che accade come uomo nella storia, attraverso la libertà e la carne di una donna, proprio come un bambino accade ad ogni mamma. E troviamo la risposta che – ogni giorno, momento per momento, lì dove siamo, in tutti i luoghi della nostra responsabilità, dentro ogni vocazione – siamo chiamati a dare alla Grazia che opera sempre: Fiat mihi secundum verbum tuum. Sì, così si faccia. Sì, così la mia vita; la mia vita è la tua iniziativa su di me; la tua volontà è la mia vita, la pienezza dell’umano. Per cui sì, sì, sì: il mio io pieno è secondo te, si faccia di me secondo te. Fiat mihi secundum verbum tuum. È il parametro della pienezza della libertà, dell’intelligenza, dell’amore, della volontà, dell’azione. Attraverso di lei mendichiamo che la nostra coscienza sia questa appartenenza e la Sua volontà, sempre. E che la nostra vita splenda della ragione della verità e della speranza che Cristo è, sempre, dappertutto... perché altri Lo riconoscano. (Nicolino Pompei, Atti del Convegno Fides Vita 2001, p 57.58) Santo Rosario (Misteri della Gioia) Litanie Orazione finale (come il primo giorno)
DOMENICA 2 DICEMBRE 2007 Proclamazione dell’esortazione Respice StellamLettura d’introduzione: … Adesso, il gesto più normale per ciascuno è quello di chiedere, pregare, mendicare. Ma non solo ora. Dobbiamo alzarci al mattino e chiedere immediatamente alla Madonna il dono dello Spirito, perché ci faccia sentire l’esigenza che siamo di Cristo, dello sguardo alla presenza di Gesù. Chiedere di realizzare in noi questo attaccamento a Cristo che solo dà il centuplo; di farci sentire l’esperienza del centuplo come la necessaria esperienza per l’umano e come la vera e massima esperienza dell’umano… La Donna tutta sottomessa all’iniziativa del Mistero e che lo ha partorito come Uomo, deve essere sempre richiamata come compagnia necessaria. Dobbiamo invocare ora e sempre la Madonna per l’imitazione del suo fiat, come suprema obbedienza alla volontà del Padre in cui solo consiste la vita. Deve essere inesauribile lo sguardo che portiamo alla Madonna, l’accoglienza della sua compagnia e la richiesta della sua intercessione. (Nicolino Pompei, Atti del Convegno Fides Vita 2004, p 47.48) Santo Rosario (Misteri della Gloria) Litanie Orazione finale (come il primo giorno)
LUNEDì 3 DICEMBRE 2007 Proclamazione dell’esortazione Respice StellamLettura d’introduzione: … Una presenza certa – ma certa certa – è la nostra speranza. Lui è il “vale la pena” della vita; e il vale la pena c’è e agisce sempre… Si può procedere con certezza e senza paura dentro la vita, dentro le vicende del mondo, dentro la realtà, dentro l’urto tremendo che spesso questo rapporto con la realtà ci fa ritrovare… si può far nascere un bambino senza paura, perché il Significato e il Destino si è manifestato… Ancora una volta non possiamo che ritrovarci avviluppati alla carne di una donna, della Donna, della Madonna, dalla cui struggente libertà e dal cui vergine grembo il Mistero, l’Essere in cui tutto consiste, si è fatto Uomo. Guai ad abituarci a pronunciare l’affermazione: “Il Mistero si è fatto compagnia di Uomo all’uomo attraverso la donna Maria di Nazaret”, guai a pronunciarla senza che, anche nei momenti più duri e fragili, proprio solo pronunciandola, in qualche modo, non ci faccia esplodere il cuore, non ci rialzi sempre la testa, non ci faccia sentire il brivido della vertigine della Grazia accadutaci. Questo è l’annuncio che attende ogni cuore di uomo… ma proprio di ogni uomo. Per questo c’è la Chiesa e per questo c’è la Compagnia: per la necessità di annunciarLo, nel fluire del tempo e della storia, proprio ad ogni uomo. (Nicolino Pompei, Volantino di Natale 2002) Santo Rosario (Misteri della Gioia) Litanie Orazione finale (come il primo giorno)
MARTEDì 4 DICEMBRE 2007 Proclamazione dell’esortazione Respice StellamLettura d’introduzione: … Non possiamo che invocare la Madonna, invocarla in nostro soccorso per la vita che è chiamata a lasciare per seguire ed amare Gesù. Invocarla come l’Altissima creatura in cui si è dimostrata la pienezza e la perfezione di una creatura nel rapporto con il Mistero, l’Altissima creatura in cui si è realizzata ed espressa la perfezione dell’umano come abbandono totale al Mistero e all’iniziativa di Dio. Tu, o Maria, sei la pienezza e la certezza di quello che siamo chiamati ad essere, la pienezza esemplare per tutta la santa Chiesa di ciò che siamo chiamati a vivere come abbandono al Mistero, a Dio, a Cristo nell’istante breve. Con il tuo “sì” ci hai dato Gesù, ci hai dato Dio che si rivela nella carne di Gesù. (Nicolino Pompei, Atti del Convegno Fides Vita 2005, p 43) Santo Rosario (Misteri del Dolore) Litanie Orazione finale (come il primo giorno)
MERCOLEDì 5 DICEMBRE 2007 Proclamazione dell’esortazione Respice StellamLettura d’introduzione: Chi più di Maria Santissima ci può accompagnare dentro il Mistero dell’Amore di Dio, che l’ha eletta e chiamata ad essere il grembo accogliente della sua nascita come Uomo tra gli uomini. “Tu se’ colei che l’umana natura / nobilitasti sì, che ‘l suo fattore / non disdegnò di farsi sua fattura”. Chi più di Maria Santissima – nel cui ventre “si raccese l’Amore”, nel cui grembo l’Amore accade come Uomo per rivelarsi come Uomo, come Uomo che porta anche i connotati umani e materni – possiamo reclamare perché ci accompagni e ci sostenga a corrispondere all’Amore di Cristo, ad una vita segnata dall’amore a Cristo e dall’Amore di Cristo. Dice il Papa nella Deus caritas est : “Maria, la Vergine, la Madre, ci mostra cos’è l’amore e da dove esso trae la sua origine, la sua forza sempre rinnovata. A lei affidiamo la Chiesa – e la nostra Compagnia – attraverso un gesto a noi caro e familiare – la sua missione – che non può che essere la nostra e coincidere con la nostra vocazione – a servizio dell’amore”. (Nicolino Pompei, Atti del Convegno Fides Vita 2004, p 47.48) Santo Rosario (Misteri della Gloria) Litanie Orazione finale (come il primo giorno)
GIOVEDì 6 DICEMBRE 2007 Proclamazione dell’esortazione Respice StellamLettura d’introduzione: Dice Origene: “A che ti serve che Cristo sia venuto un tempo nella carne, se non è venuto anche nella tua anima, nella tua carne? (Se non posso mostrare che Egli viene ed è presente ora nella mia carne?). Preghiamo dunque perché ogni giorno il suo avvento si compia in noi, affinché possiamo dire: «Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me» (Gal 2,20)”. Ci sostenga la tua materna e potente compagnia nella risposta che siamo ora chiamati a dare all’iniziativa del Mistero… Ci sostenga ad assumerla come tensione normale dentro il drammatico cammino della vita, nel drammatico rapporto con la realtà di ogni giorno. Affidiamoci come bambini alla sua materna presenza. Guardiamola sempre e domandiamole sempre che la nostra libertà si inserisca nella sua, che il nostro “sì” si innesti nel suo “sì”, nel suo “sì” a Dio. (Nicolino Pompei, Atti del Convegno Fides Vita 2005, p 43) Santo Rosario (Misteri della Luce) Litanie Orazione finale (come il primo giorno)
VENERDì 7 DICEMBRE 2007 Proclamazione dell’esortazione Respice Stellam
Lettura d’introduzione: Con Maria, dietro a Lei, attraverso di Lei, invochiamo lo Spirito Santo per lasciarci scardinare dalla nostra ostinata misura, perché la vita rinasca ora e sempre dal sì detto a Cristo e sia vissuta nel modo che Cristo ci ha richiamato. Perché dalla nostra libertà aderente e ubbidiente risulti il centuplo nell’esperienza umana, come rivelatore della vita in Cristo e come anticipo della vita eterna. Ed è attraverso l’esperienza umana segnata dal centuplo che Cristo si fa incontrare, si presenta alla vita di ciascun uomo. “Vi ho chiamato amici, perché tutto quello che ho udito dal Padre mio ve l’ho fatto conoscere... E vi ho costituiti perché andiate e portiate il frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15, 15-16). Invochiamo la Madonna e lo Spirito Santo perché possiamo sentire sempre più l’urgenza della nostra responsabilità e del compito - per noi e per ogni uomo - della nostra chiamata ad essere amici che portano il Significato di tutto. (Nicolino Pompei, Atti del Convegno Fides Vita 2004, p 47.48) Santo Rosario (Misteri del Dolore) Litanie Orazione finale (come il primo giorno)
- Ineffabilis Deusla Costituzione Apostolica con la quale il Papa Pio IX proclamò l'8 dicembre 1854 il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria