nel frammento

NUMERO 3 / ANNO 2017

Per attingere pienezza di vita e di carità

di Barbara Braconi

In quest’anno Nicolino ci ha spessissimo accolti e accompagnati, negli incontri con lui, con due bellissime preghiere tratte dalla Liturgia. Introducendoci a questo numero, particolarmente dedicato al nostro Convegno giunto alla sua 27° edizione, desidero riprenderle perché segnino anche questo tempo.

Il giovedì santo, nella preghiera eucaristica, così siamo guidati a chiedere: “Fa’ che dalla partecipazione a così grande mistero possiamo attingere pienezza di vita e di carità”. La colletta della V settimana di Quaresima ci fa, invece, recitare: “O Dio, che operi sempre per la nostra salvezza e in questi giorni ci allieti con un dono speciale della tua grazia, guarda con bontà alla tua famiglia, custodisci nel tuo amore chi attende il battesimo e assisti che è già rinato alla nuova vita”.

Il “grande mistero” è chiaramente l’Eucarestia, ma anche la vita stessa della Chiesa – e della nostra Compagnia in essa – può esserne considerata una manifestazione. Per questo, vivendo un gesto come quello del Convegno o qualsiasi altro proposto dal nostro cammino, possiamo sempre ugualmente chiedere di “attingere pienezza di vita e di carità”. Siamo qui per questo, solo per questo. Siamo qui per attingere continuamente un’esperienza che possa rendere visibile che “solo alla sequela di Gesù e lasciando attaccare la vita a Lui si vive e si può vivere tutto, fino in fondo, intensamente, interamente, pienamente, massimamente… veramente” – come abbiamo voluto affermare nel tema scelto per le Vacanze vissute quest’estate, di cui il numero riporta un’eco importante. Siamo qui per essere nuovamente incontrati e chiamati per nome dalla stessa Presenza che attese la Samaritana al pozzo e le disse tutto di lei, mostrandole una familiarità col suo cuore e col suo umano che mai aveva trovato prima e che le fa intuire di avere trovato il Messia. Quello stesso sguardo, quella stessa voce, quella stessa presenza di Gesù, che addirittura siede stanco al pozzo – Lui che è Dio accetta anche di sentire la stanchezza, la fatica, la sete… si fa Uomo davvero - per incontrare quella donna come ciascuno di noi, rendendosi presente in ogni nostro “pozzo”. Lui, che “opera sempre per la nostra salvezza e in questi giorni ci allieta di un dono speciale della sua grazia”.

Avviciniamoci a questo nostro 27° Convegno e viviamolo, chiedendo di saper riconoscere la presenza di Gesù che opera sempre per la nostra salvezza e di lasciarci allietare dal dono speciale della sua grazia, perché per noi e per chiunque passerà si rinnovi l’esperienza che fa scaturire nel cuore la confessio: “Mai un uomo ha parlato così… e non abbiamo mai visto nulla di simile”.

Barbara Braconi

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